Noi medici veniamo molto spesso accusati di prescrivere frequentemente le terapie farmacologiche a base di antibiotici.
Molto spesso il quadro clinico del Paziente e la stessa sintomatologia non permette di distinguere le forme virali da quelle batteriche in quanto le prime NON necessitano di terapia antibiotica, mentre le seconde SÌ, ed anche mirata ( ecco perché solitamente si richiede anche l’antibiogramma ABG ).
Inoltre di fronte ad una patologia infettiva che molto spesso presenta i caratteri della patologia acuta serve una pronta decisione del medico. All’inizio può basarsi su valutazione anamnestiche, cliniche ed epidemiologiche.
Dobbiamo prendere in considerazione che ogni infezione batterica rappresenta una gara tra la carica batterica che tende ad aumentare con l’aumentare delle colonie ed il progressivo dispiegarsi della terapia immunitaria che tende a diminuirla sino a dominarla e raggiungere di conseguenza l’eliminazione dell’agente patogeno.
Verso una terapia antibiotica efficace
La somministrazione di una terapia antibiotica efficace riduce prima di tutto la carica batterica ed aiuta le difese immunitarie a prevalere sull’infezione batterica. Una terapia antibiotica valida e mirata, in base all’ABG puo’ dare tre effetti:
RESISTENZA BATTERICA : non modifica la curva di crescita del patogeno ;
BATTERIOSTASI : bloccare l’infezione ;
BATTERIOLISI : portare il numero di colonie del batterio allo ZERO, cioe’ debellare l’infezione.
Le modalità di azione
Gli antibiotici presentano sul ” germe sensibile ” varie modalità di azione :
- interazione con proteine varie a cui seguono alterazioni metaboliche
- inibizione della sintesi o assemblaggio delle strutture parietali
- interferenza con i processi di sintesi proteica
Affinchè il farmaco agisca nel migliore dei modi, deve riuscire a legarsi a specifiche strutture batteriche in quantità adeguata e svolgere il suo effetto.
Molto importante oltre alla valutazione delle dosi della molecola farmacologica ed alla sua via di somministrazione valutare le caratteristiche di distribuzione, assorbimento, legami, metabolismo ed escrezione dello stesso ; questo processo prende il nome di FARMACOCINETICA.
Altro dato da valutare al fine di debellare l’agente batterico e’ rappresentato dalla percentuale del farmaco, BIODISPONIBILITÀ, che raggiunge nel sangue del Paziente ed essa varia in base alla via di somministrazione.
Risulterà del 100% per via E.V. ( endovenosa ) mentre variabile in quelli somministrati sia per via I.M. ( intramuscolo ) che per via OS ( orale ) ; questo varia molto dalle molecole farmacologiche impiegate e se vengono assunte a stomaco pieno o a stomaco vuoto.
Molti antibiotici continuano a svolgere un’azione inibente del batterio anche dopo molte ore dal termine della terapia e questo viene definito effetto post-antibiotico e definiamo MIC o concentrazione minima inibente la minore concentrazione della molecola farmacologica che riesce a svolgere effetto battericida per il maggior numero delle cellule batteriche.
Di solito se la concentrazione raggiunta da un antibiotico nella sede dell’infezione supera la MIC si otterra’ un successo terapeutico e quindi si debellera’ il batterio, invece se sara’ inferiore si avra’ una sconfitta terapeutica.
La farmacodinamica
Esistono anche altri fattori importanti, derivanti dalla FARMACODINAMICA, che valuta la velocita’ di azione della molecola farmacologica :
FARMACI RAPIDAMENTE BATTERICIDI ( concentrazione-dipendenti ) come FLUOROCHINOLONICI / AMINOGLICOSIDI che andranno sempre somministrati ad alte dosi in modo di raggiungere alte concentrazioni anche ad intervalli lunghi;
FARMACI BATTERICIDI LENTI o ( tempo-dipendenti ) come per esempio i GLICOPEPTIDI, MACROLIDI, BETALATTAMICI, che invece devono essere somministrati con maggior frequenza anche continuativamente, logicamente sempre per un periodo di tempo.
La terapia antibiotica inoltre puo’ fallire perche’ si instaura una RESISTENZA BATTERICA. Questa può essere definita dal punto di vista microbiologico come la capacita’ di alcuni microrganismi di sopravvivere e a volte anche di moltiplicarsi quando la concentrazione della molecola farmacologica di norma risulta sufficiente per inibire o debellare i microorganismi della stessa specie.
Possiamo dire da un punto di vista clinico che quando la concentrazione del farmaco per inibire o debellare il batterio è maggiore della concentrazione tollerata dall’ospite, il germe viene considerato resistente.
La resistenza batterica
La RESISTENZA BATTERICA, si attiva per vari meccanismi :
Efflusso attivo della molecola farmacologica con riduzione delle concentrazioni intrabatteriche dell’antibiotico ;
Inattivazione dell’antibiotico da enzimi prodotti dai batteri ;
Modificazione dei target batterici, che presentano ridotta affinita’ di legame.
Inoltre oggi si assiste ad un generale progressivo aumento della resistenza batterica agli antibiotici e la principale causa di questo fenomeno e’ da imputarsi ad un uso sempre più importante di questi farmaci. Non solo negli uomini ma anche negli animali e ultimamente anche per la conservazione ed il trattamento degli alberi da frutto.
Negli Stati Uniti vengono prodotti annualmente circa 30.000 tonnellate di antibiotici, di cui metà è destinata per impiego terapeutico nell’uomo e la restante è utilizzata nella zootecnia e nell’agricoltura.
La TERAPIA ANTIBIOTICA può essere attuata attraverso 3 modalità differenti :
Ragionata: quando non si conosce l’agente patogeno che pero’ puo’ essere verosimilmente definito in base all’anamnesi del paziente, ai dati epidemiologici ed alla sede dell’infezione ;
Specifica: quando viene accertata in base all’esame microbiologico ed all’ABG, l’entita’ batterica e la molecola farmacologica piu’ appropriata per debellare l’agente patogeno ;
Mirata: quando e’ presente un reperto microbiologico causale.