Disfunzione erettile e prostatite

Disfunzione erettile e prostatite

Cosa è il deficit erettile (impotenza maschile)

Avere problemi con l’erezione è un fenomeno che affligge molti uomini. Al riguardo, purtroppo, ci sono moltissime idee errate e preconcetti. Risulta quindi utile cercare di capire meglio, sul piano scientifico, cosa è il calo di erezione o l’assenza di erezione.  Definiamo come deficit erettile l’incapacità di raggiungere o di mantenere l’erezione in presenza di adeguati stimoli sessuali. Comunemente questo fenomeno viene denominato “impotenza maschile” ma è bene non confondersi al riguardo.
Secondo recenti indagini quasi un adulto su tre soffrirebbe di disturbi sessuali.
Più di 100 milioni di uomini nel mondo, con una percentuale tra il 25% e il 40% nell’età compresa tra i 45  e i 70 anni.
Tali episodi si possono verificare saltuariamente senza provocare problemi psicologici o gestionali.
Quando però si ripetono più volte possono provocare una riduzione dell’autostima e un rafforzamento dei processi disfunzionali.

Deficit erettile (impotenza): risolvere il problema è possibile.

Si verifica infatti, anche a causa di errati preconcetti e tristi trend culturali, una auto classificazione del problema che viene definito “impotenza”.
Tutto questo senza considerare l’ipotesi di una patologia temporanea e risolvibile come accade ad esempio in caso di prostatite.
La cosa più importante, nel caso ci si renda conto di avere un deficit erettile, è di non considerare il fenomeno come un problema “prestazionale”. Va intrapresa quindi subito la strada dell’indagine clinica del fenomeno.
Spesso infatti la causa è risolvibile con una semplice terapia.
Ritrovare la serenità sessuale è quindi un percorso relativamente semplice, se assistiti da un valido professionista.

Cosa è l’erezione

L’erezione è un evento emodinamico che coinvolge sia il sistema nervoso centrale che fattori locali. Si ha quando, tramite le arterie del pene, arriva un abbondante flusso di sangue ai tessuti spugnosi dei corpi cavernosi e nel glande. Il sangue rimanendo nei corpi cavernosi fa sì che si attui l’erezione.
Il deficit erettile, di solito è un problema transitorio (a meno che il paziente non abbia subito importanti interventi chirurgici a livello della prostata, vescica, sigma-retto) e può essere curato.
Spesso il paziente affetto da prostatite accusa problematiche di impotenza sessuale transitoria e disfunzione erettile completa. Di solito si presentano come disturbi transitori che regrediscono completamente con il regredire dell’infiammazione prostatica.

Cause dei problemi di erezione (deficit erettile)

Le cause che provocano il deficit erettile possono essere molteplici; nella magior parte dei pazienti affetti da deficit erettile è presente una combinazione di fattori organici e psicogeni.
Recentemente, in 6 diversi studi clinici, il 75% degli uomini con deficit erettile mostrava sia la presenza di fattori organici che di problemi psicogeni.
Cerchiamo quindi di capire meglio di che si tratta.

FATTORI PSICOGENI (sono quelli più diffusi tra i giovani ) : senso di insicurezza – stress – ansia da prestazione – eiaculazione precoce – depressione.

FATTORI ORGANICI derivanti da patologie presenti nell’individuo. Tra queste la Congestione Pelvica, le malattie vascolari, l’ipertensione arteriosa. Ma anche il diabete, gli squilibri endocrini, cause neurologiche, la malattia di Peyronie, l’insufficienza venosa o fuga venosa.

a) STATO DI CONGESTIONE PELVICA: i vasi venosi ed arteriosi pelvici drenano il sangue dal retto-sigma, dai testicoli, dalla prostata, dalla vescica ed è una rete venosa di sfogo delle tensioni venose dell’addome superiore (fegato e milza in part.) . I processi disfunzionali ed infiammatori di tali organi, in particolare del retto-sigma e della prostata, inducono generalmente sui tempi medi, la congestione venoso-linfatica dell’area con successivo squilibrio circolatorio dei meccanismi di drenaggio favorendo l’attivazione di stimoli protettivi e meccanismi di carente tenuta venosa che portano alla disfunzione erettile o al suo opposto acuto (priapismo).
b) MALATTIE VASCOLARI: come per es. l’arteriosclerosi ovvero la diminuzione dell’elasticità delle arterie e la restrizione di calibro delle stesse che causa una riduzione del flusso sanguigno il tutto il corpo ed anche nelle arterie ai apporto al pene, causando una diminuzione di afflusso di sangue al pene quindi all’impotenza erettile.
c) DIABETE: patologia causata da un aumento di livello del Glucosio nel sangue a causa di un deficit di produzione di insulina. Di conseguenza i vasi arteriosi e venosi subiscono delle alterazioni riducendo il loro afflusso di sangue e la conduzione degli stimoli nervosi con la conseguente alterazione dei nervi deputati all’erezione peniena.
d) SQUILIBRI ENDOCRINI: sono poco frequenti però una carenza importante dell’ormone sessuale maschile, il Testosterone o meglio della sua forma attiva il diidrotestosterone (DHT) può causare una riduzione della libido e della conseguente risposta erettile.
e) CAUSE NEUROLOGICHE: sono frequenti quando ci troviamo a diagnosticare lesioni del midollo spinale o cerebrali a causa dell’interruzione dei circuiti di controllo dell’erezione e degli stimoli sensoriali.
f) MALATTIA di PEYRONIE: patologia poco frequente che rappresenta una condizione infiammatoria di natura non chiara che produce riparazioni cicatriziali retrattive che rendono rigida la zona dei corpi cavernosi non facilitando una completa erezione o l’espansione erettive ; di solito si associa ad incurvamento penieno.
g) INSUFFICIENZA VENOSA o FUGA VENOSA: quando il sangue defluisce dai corpi cavernosi del pene per un malfunzionamento delle vene e delle loro valvole, quindi l’erezione comincia ma non dura, si perde durante l’atto sessuale per cause diverse sia organiche che psicodinamiche.

FATTORI IATROGENI
Esistono anche, tra i fattori del deficit erettile, i fattori iatrogeni.
Per esempio gli interventi chirurgici sulla prostata per prostatectomia radicale (ADK). Ma anche sulla vescica (cistectomia radicale), sul retto, sull’aorta addominale. O ancora l’assunzione di farmaci quali diuretici, antipertensivi, anoressizzanti, antidepressivi.

 

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