Articolo di approfondimento sulle infezioni urinarie a cura del Dott.Meneschincheri, urologo in roma, specializzato nel trattamento della prostatite.
Le infezioni delle vie urinarie ( IVU ) rappresentano un processo infiammatorio di natura infettiva delle vie urinarie.
Solitamente siamo soliti parlare di infezione urinaria quando la carica batterica presenta un numero di 100.000 colonie per ml/urine ma in genere una sintomatologia urinaria importante possono essere anche significativamente quando la carica batterica presenta solo 1.000 colonie per ml/urine. D’altra parte possiamo parlare di ( BA ) BATTERIURIA ASINTOMATICA, quando abbiamo la presenza di una carica batterica importante in assenza di sintomatologia. La più comune risulta quella ascendente, cioè i batteri risalgono attraverso l’uretra in vescica, ma conosciamo anche :
– LA VIA EMATOGENA : caratteristica negli ASCESSI RENALI ;
– LA VIA LINFATICA : per la propagazione dell’infezione agli organi adiacenti, come il Colon e l’apparato genitale femminile.
– PER CONTIGUITA’ TRANS-PARIETALE : tipica nelle PROSTATITI BATTERICHE.
Le INFEZIONI URINARIE nei primi anni di vita sono più frequenti nel sesso maschile, mentre successivamente con il progredire dell’età si verificano in misura più elevata nel sesso femminile, questo per la differenza anatomica tra l’uomo e la donna. ( la brevità dell’uretra solo circa 2 / 3 cm. nel sesso femminile, permette ai batteri di raggiungere la vescica per via ascendente, questo sia per la presenza di alterazioni di fattori di difesa locale, come il ph vaginale che nella donna fertile è molto acido e per le secrezioni vaginali che contengono enzimi con attività batteriostatica ed immunoglobuline A secretorie.
Nell’anziano la prevalenza delle IVU aumenta nella donna per gli effetti del climaterio, ma torna ad essere maggiore nel sesso maschile a causa dell’impatto delle malattie prostatiche. Le infezioni urinarie le possiamo distinguere in infezioni ALTE quando vengono coinvolte le cavità ed il tessuto renale mentre quelle BASSE sono quelle relative alla vescica, CISTITI.
CLASSIFICAZIONI DELLE INFEZIONI URINARIE SECONDO LA DISEASE SOCIETY OF AMERICA
Questa è la classificazione delle infezioni urinarie secondo la Infectious Diseases Society of America (IDSA), organismo istituzionale che rappresenta i medici, scienziati e altri operatori sanitari, specializzati in malattie infettive.
a) INFEZIONI NON COMPLICATA DELLE BASSE VIE URINARIE ;
b) PIELONEFRITE ACUTA NON COMPLICATA ( donna ) ;
c) INFEZIONE COMPLICATA ( uomo o stasi urinaria ) ;
d) BATTERIURIA ASINTOMATICA.
L’INFEZIONE NON COMPLICATA DELLE BASSE VIE URINARIE
Rappresentate dalle CISTITI, sono una causa frequente di morbilità e colpiscono quasi prevalentemente il sesso femminile circa il 10/15% ogni anno. La sintomatologia è caratterizzata prevalentemente da pollachiuria, disuria, minzioni imperiose, dolore o senso di peso ipogastrico, bruciore minzionale. In alcuni casi si possono manifestare anche degli episodi di macroematuria come la CISTITE EMORRRAGICA. Il batterio che viene isolato maggiormente e che provoca le cistiti batteriche è Escherichia Coli seguito dallo STAPHYLOCOCCUS SAPROPHYTICUS. La TERAPIA delle IVU NON COMPLICATE, si basa sull’impiego di farmaci antibiotici efficaci sui più comuni uro-patogeni. Il trattamento standard è costituito principalmente da un ciclo di n.3 gg. di terapia antibiotica; talvolta però un ciclo di soli 3 giorni di terapia antibiotica non e’ sufficiente ed allora si passa ad una somministrazione di 7 giorni.
PIELONEFRITE ACUTA NON COMPLICATA ( donna )
Rappresenta una infezione delle alte vie urinarie che coinvolge sia le cavità renali ( pielite ) che un interessamento del parenchima renale ( nefrite ) . La sintomatologia viene caratterizzata da una lombalgia monolaterale o bilaterale, dolorabilità alla regione lombare, il classico segno di Giordano ++, iperpiressia con brivido e talvolta con nausea e vomito. Analizzando il sedimento urinario, troveremo microematuria, piuria, e talvolta cilindruria. Anche qui il batterio maggiormente responsabile dell’infezione risulta, anche se in misura minore, rispetto alla Cistite, l’E.Coli.
Nelle forme lievi LA TERAPIA si basa sulla somministrazione di terapia antibiotica mirata per 7 giorni mentre nelle forme più gravi è opportuna il ricovero del paziente al fine di somministrare terapia antibiotica per via endovena con farmaci di ultima generazione.
INFEZIONE COMPLICATA
Solitamente si associano a condizioni che aumentano il rischio di infezione come anomalie anatomo-funzionali o la presenza di corpi estranei all’interno delle vie urinarie, come cateteri urinari, stent jj, mono j o addirittura per la presenza di formazioni litiasiche renali, ureterali o vescicali. Gli agenti eziologici maggiormente frequenti sono rappresentati dalle Enterobacteriaceae, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus spp. E streptococco spp. La sintomatologia in queste infezioni complicate varia soprattutto dalla regione dell’infezione che potrà essere sia a livello delle basse vie urinarie che delle alte. IN QUESTE CIRCOSTANZE LA DIAGNOSTICA RICOPRE UN RUOLO FONDAMENTALE, INIZIANDO DA QUELLA ECOGRAFICA PER ARRIVARE ALLA TAC , PASSANDO PER LA CISTOGRAFIA MINZIONALE, RX URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE ED ALTRO.
BATTERIURIA ASINTOMATICA
Viene definita come l’isolamento in due urinocolture successive allo stesso patogeno con una carica batterica significativa > 100.000 colonie/ml in assenza di una sintomatologia indicativa di infezione del tratto urinario.